Compiti dei membri del fondo

I soggetti partecipanti s’impegnano a collaborare alla gestione del fondo secondo le rispettive competenze mettendo a disposizione le proprie strutture e risorse.

In particolare si impegnano a pubblicizzare le finalità del fondo presso i propri associati e ulteriori interlocutori pubblici e privati.

PER LE PARTI SOCIALI:

  • illustrano agli enti locali, nelle fasi dedicate alla negoziazione sociale e/o di contrattazione territoriale, le finalità del fondo, al fine di favorire al. massimo il coinvolgimento degli amministratori del territorio, sia per la parte riguardante l’analisi delle necessità che del sostegno alle iniziative del fondo;
  • garantiscono l’accesso rapido e gratuito ai cittadini presso le proprie strutture per l’espletamento delle eventuali pratiche afferenti alle domande per poter accedere alle prestazioni del fondo;

PER LE CATEGORIE, LE ASSOCIAZIONI, IL COMITATO D’INTESA E LA DIOCESI:

  • forniscono idee, supporto e collaborazione per le progettualità del fondo coinvolgendo gli associati o comunque le persone rappresentate con la propria realtà.

io sono nel fondo perché

“La Cisl ha creduto fin da subito nella possibilità di creare uno strumento di welfare, fatto dai bellunesi per i bellunesi. Un welfare che potesse mettere insieme le intelligenze della comunità, la solidarietà delle persone con meccanismi di sussidarietà e solidarietà, per trovare nuove risorse da utilizzare attraverso una governance condivisa per promuovere bandi e progetti a favore della comunità, dei giovani e delle famiglie. I bellunesi devono sentirsi orgogliosi di una iniziativa così utile ed importante per il futuro della nostra comunità e alle amministrazioni comunali, alla provincia, alle istituzioni, alla politica e alle associazioni di categoria, consegniamo una opportunità irripetibile per affrontare, in sinergia, il futuro dei nostri figli ”

Roffarè Rudy
già Segretario Generale Cisl Belluno Treviso, presidente di Ial/AnapiaVeneto.
“Il benessere di ogni società sono le scuole aperte, le vie percorse da giovani, i negozi sulla strada, l’offerta culturale ampia, i servizi di qualità agli anziani. Lo spopolamento del territorio non permette tutto questoLo Spi Cgil Di Belluno è dentro il Fondo Welfare e identità territoriale quale fondatore, attore e autore principale di strategie antispopolamento. Lo SPi Cgil di Belluno sa che si può invertire la rotta e crede nei giovani che trovano nel territorio montano la loro urbanità. Lo Spi Cgil di Belluno ama chi è straniero e si ferma nelle nostre vallate.”

Rita Gentilin
Segretaria generale Spi Cgil Belluno
“La nostra diocesi si interroga da tempo su come poter intervenire e facilitare l’aggregazione della comunità per fronteggiare lo spopolamento del Bellunese, le situazioni di disagio sociale, l’isolamento e favorire invece, la solidarietà, l’aiuto alle famiglie e verso gli ultimi. Essa ha visto nel Fondo Welfare e Identità Territoriale l’opportunità di operare in modo nuovo, sinergico e responsabile per il bene della nostra Provincia. Ho accolto con entusiasmo la richiesta del vescovo di rappresentarlo in questa benemerita istituzione.”

Don Mario Doriguzzi
Rappresentante del vescovo per la diocesi
“Il legame forte e consolidato dell’APPIA con il suo territorio, con le imprese e con le persone che lo popolano è uno dei motivi che ci hanno spinti a partecipare alla costituzione del fondo Welfare Territoriale. Abbiamo, quindi, ritenuto naturale aderire alle finalità e agli obiettivi che quest’accordo territoriale si prefigge poiché le iniziative proposte si tradurranno in azioni concrete: queste azioni contribuiranno al sostegno e allo sviluppo economico e sociale dell’intera provincia di Belluno e contribuiranno a contrastare l’insidia rappresentata dal fenomeno dello spopolamento, già presente da tempo, soprattutto nelle aree periferiche e montane.”

Dott. Ing. Massimo Sposato
Presidente APPIA CNA
“Il settore primario tiene i legami con il territorio e l’ambiente circostante in equilibrio con la natura. Confagricoltura Belluno è sempre stata sensibile all’agricoltura nelle zone svantaggiate montane. La permanenza nel proprio territorio della gente di montagna si riflette nella tradizione degli usi e consuetudini locali. Soprattutto nel settore primario, la gestione agricola e forestale sostiene i giovani volenterosi di rimanere nel proprio territorio, per garantire un futuro migliore alle famiglie delle nuove generazioni.”

Diego Donazzolo
Presidente Confagricoltura Belluno
“In qualità di Vice Presidente AICS di Belluno, ho deciso di aderire al fondo perché credo che unendo intelligenze, collaborando insieme, condividere valori, tolleranza e partecipazione tutto diventa più semplice e fattibile, in quanto la connessione di saperi può generare una migliore offerta al territorio grazie all’interdisciplinarietà delle competenze. Il lavoro da azione collettiva diventa azione connettiva. Qualcosa di fluido, mobile, dinamico, con al centro esclusivamente la professionalità di cui si è portatori.”

Massimo Ferigutti
Vice Presidente AICS di Belluno
“La UIL è fortemente radicata nella provincia di Belluno e vive
quotidianamente una realtà così complessa rispetto ad altre zone della
regione. Il tema dello spopolamento, dell’invecchiamento della
popolazione e della mancanza di prospettive per i giovani è centrale
nella nostra agenda: l’adesione al Fondo Welfare è finalizzato proprio
ad affrontare queste tematiche, perché pensiamo si possano trovare
strumenti di sostegno alle famiglie, con interventi mirati per tutte
le generazioni.”

Guglielmo Pisana
Responsabile Uil Belluno e Treviso

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